Gothic & Dark Age

light of me

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fallenangel
view post Posted on 6/1/2007, 21:35




Ho provato a contare i minuti.
Trovare la ragione del dolore che piove dal cielo come stelle febbrili.
Sono cadute gocce come piombo nell’anima.
Impazienza.
Vomito di dolore e linee di sangue.
E perduto il guizzo della vita che cosa si può rappresentare?
Un grande albero vegliardo con forti radici di stabilità.
Il terreno solido e profumato.
Nebbia e sole, nel fogliame colorato dal mattino.
Questo per la vita che vorrei che fosse per chi ama e resta.
Le ali però non hanno piume forti da poter varcare le porte del vento.
Capaci di tagliare con un fendente l’instabilità del passato e di ciò che diverrà polvere.
E poi la notte. Molteplici forme nella mente, irrazionale.
Distorsione perenne di una luce che non aggiunge nulla alla vista.
Plasmata dalla paura , insinuata da colei che porta rancore.
Lei.
Volgo il pensiero a tutto ciò che è stato.
Vissuto di un sapore sgradevole. Come fiele dosato da mano esperta.
Tutto divorato in pochi attimi di irreale artifizio. Ma reale è il risentimento.
Procurare morte per il piacere di una vendetta consumata in acido e scontento.
Con assoluta freddezza.
Nessuna stilla di emozione. Anche per una realtà che condivide la linfa vitale.
Una massa inerme di inutilità e inesperienza.
Tutto al limite ormai. Come mai, nel tempo.
Ridotto a pezzi ed umiliato. Il fiato non è che una sciocca resistenza.
Questo è ciò che viene donato dopo anni.
E la mimica del benessere scorre nelle vene.
Sento il piacere e l’adrenalina che pulsano dal ventre.
Un ambiente distorto e collassato dinanzi ai miei occhi.
Un sorriso beffardo dipinto sul suo volto.
Aspetta me.
Non negherò a lei il piacere. Io lo bevo adesso con il passante di turno.
Sudore. Il viso contratto in una smorfia di diletto. Ad occhi chiusi.
Ancora una bambola nelle mani.
Con una vita fatta di plastica.



 
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