Gothic & Dark Age

brightblood

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fallenangel
view post Posted on 8/10/2006, 17:53




Mi chiedo se ci sia un senso.
I giorni e le notti passano, come uccelli nel sole del tramonto.
Soltanto delle ombre.
Che colore ha l’esistenza umana?
Vorrei riuscire a cogliere il suo nettare.
Ma temo che non sia questo quello che mi spetta.
Se solo riuscissi ad acquietare questa sensazione di tristezza infinita.
Che cosa devo fare?
Le parole non hanno alcun senso, nessun gesto.
Spine che bruciano nell’immensità del cuore e dei sentimenti.
Vorrei avere accanto il suo essere.
Ma non sarà così.
Non lo è mai stato.
Non conosco fino in fondo ma sento che è ciò che bramo da sempre.
Che cosa devo fare?
Il gelo è dentro quello che rimane della mia piccola anima.
Il dolore nel petto lo sento insistente. È molto forte.
Verso lacrime che vengono dal profondo, dentro.
Desidero ciò di cui non sarei capace di aver cura.
Ne sono dolorosamente consapevole.
Sono solo un egoista probabilmente.
Vorrei solo sapere che sapore ha l’essere amati.
Una mano calda. Un sorriso gentile.
Mi sento persa.
Vorrei svegliarmi con la luce del sole che filtra dal fogliame odoroso, in un prato che profuma di primavera.
Che non teme il gelo dell’inverno che arriverà.
Vorrei sentire che sapore può avere il giorno che nasce sereno.
Stringere la mano di chi mi è accanto.
Parlare di tutto senza mai interrompere il momento.
Nessuna delusione.
Non più.
Nessuna amarezza, nessun tormento.
Solo questo vorrei.
Ma nella confusione mi è chiaro quanto questo non potrà mai essere realtà.
Vivo ingoiando ciò che sarebbe nocivo ed ucciderebbe chiunque.
Forte all’apparenza per non apparire debole.
Ma il mio mondo è una carcassa.
Rovine che il tempo ha coperto con la polvere ed il silenzio.
Celate agli occhi del mondo.
Odo là solo il rumore dei miei passi, infiniti e solitari.
Come si potrebbe vivere accanto a tutto questo.
La mia solitudine è la mia condanna.
Un universo caduto da sempre.
Non posso imporre a qualcuno il mio inferno.
Non sarebbe amare e far nascere qualcosa di bello.
Né sarebbe possibile creare una nuova piccola vita, e proteggerla.
La mia natura reietta è differente dalla calda madre terra.
Dal suo abbraccio benevolo e costante. Dal suo immenso affetto.
Non sarebbe possibile dare la luce a qual si voglia bellezza.
Il cammino rimane celato nella mia sola consapevolezza.
Lo sguardo si sofferma oltre le forme tangibili del materiale.
Oltre il limite della comprensione superficiale.
Come gli occhi di un cieco che riesce a vedere ciò che si nasconde alla soglia della normalità e del senso comune.
Oltre il termine di un mondo che non si può sentire o scrutare.
Percezioni di un infinito sconfinato.
Nelle piaghe aperte della sola persistente disperazione.
 
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dur biù
view post Posted on 12/10/2006, 21:23




bella.... image
 
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fallenangel
view post Posted on 13/10/2006, 14:53




ti ringrazio..
 
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2 replies since 8/10/2006, 17:53   76 views
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