respiro

Scrivo, battendo sui tasti, al suono di un carillon che ha spezzata la sua accordatura.
Ripenso al passato. Ma la mia mente è vuota.
Quello che resta non è un ricordo, ma la presenza intangibile di un grande vuoto.
Ho vissuto e sofferto per milioni di abbandoni.
Credevo la mia maschera mi avrebbe fatto divenire di gomma.
Ma io sono in verità una spugna.
Ed una diga che straripa, ad ogni vibrazione dell’anima.
Guardo da lontano le spalle delle persone.
La mano gentile che accompagna, sorridente, il passo sicuro di una bambino.
Un tè in compagnia, in una giornata piena di sole e fiori profumati.
Io vedo solo ombre. Camminano veloci e vanno lontano.
Come un grido silenzioso in una stanza affollata.
Ho guardato a lungo il cielo stellato stanotte.
Chissà se se è vero che quando una persona muore la sua anima vive in eterno e diventa una stella.
Me lo sono sempre chiesta.
Forse è in quel momento che si trova il proprio posto.
La propria pace.
Fin da bambina mi rifugiavo in terrazza, al buio, a fissare la volta celeste.
Le lacrime rigavano, come strofe soffocate, il mio volto, ed il cuore mi faceva male nel petto.
Lassù, lontana da tutti, restavo nella mia solitudine.
Pensavo al mio cherubino,lui che mi voleva così bene.
Lui, che è il mio angelo custode.
Lui, a cui avrei voluto dire tantissime cose.
Non c’è mai stata una mano amica che mi accarezzasse la testa, ed il volto, quando ero triste e mi sentivo persa.
Non ho mai ricevuto un sorriso gentile e un sospiro profumato, in un giorno pieno di luce.
Ho sempre dissimulato ogni emozione che facesse trasparire la mia sofferenza per non apparire debole.
Per non mostrarmi indifesa.
Ho sempre sorriso e scherzato, con ilarità che nascondesse il mio pianto.
Non volevo essere vista.
Non volevo che mi vedessero soffrire.
Non volevo essere ferita.
Non volevo essere così sola.
Ma in realtà lo ero.
Lo sono sempre stata.
Il cielo sereno della notte mi ricorda che presto avrò anch’io il mio posto.
Vorrei riuscire ad andare lassù.
Solo questo non temo della notte, che sembra ogni volta durare in eterno.
Dentro di me.