Gothic & Dark Age

Biografia

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+GothBloodyRose+
view post Posted on 13/1/2006, 16:02




Questa non è proprio una biografia come si dovrebbe ma in attesa di una decente bisognerà accontentarsi...anche se credo che possa andar bene dato che sono nati da poco..almeno così sembra...

E’ uscito il 24 Maggio di quest’anno l’album di debutto dei Leaves’s Eyes, progetto musicale della ex-singer dei Theatre Of Tragedy, Liv Krisitne, e della formazione degli Atrocity.
Il gruppo ruota intorno la biondissima cantante dalla voce molte emotiva, esprimendo un Gothic Metal che si distacca molto dalle passate sonorità elettroniche/pop dei Theatre Of Tragedy; alle tonalità pulite della singer si contrappongono i classici growl del marito Alexander Krull, leader degli Atrocity.
Anche se il gruppo non presenta niente di innovativo nella scena Gothic tedesca, il risultato è del tutto apprezzabile (soprattutto per gli ammiratori di Tristania e company ). Suoni evocativi e un bell’arrangiamento orchestrale fa da cornice ad un album di sicuro interessante nel suo genere, particolarmente buona la prestazione della band Atrocity. Al primo ascolto le dieci tracce possono sembrare un po’ ripetitive nelle sinfonie e nelle ritimiche ma non prive di quella carica decadente ed emotiva tipica di Liv Kristine. Purtroppo non ha la stessa carica espressiva di Aegis, ma la band ha davanti a sé un ampio margine di miglioramento.
Già diverse le date dei tour in programma.

Giovanni Cannizzo
21/08/04



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+GothBloodyRose+
view post Posted on 17/1/2006, 12:25




Lovelorn segna il gradito ritorno sulla scena di Liv Kristine, la madrina Gothic per eccellenza : dopo aver abbandonato gli ormai semiderelitti Theatre Of Tragedy alle loro masturbazioni elettroniche, dopo aver sposato Alexander Krull, la bionda fata norvegese fa cinquina, 'sposando' anche il resto della band del suo maritino (gli Atrocity) e mettendo così in piedi i Leave's Eyes.
La cantante, come si può facilmente intuire, è il fulcro di tutta l'opera: di fronte alla sua voce (buoni anche i tentativi di variare un po’ il timbro, come nella semi-lirica ‘Ocean’s Way’) il resto della band ammutolisce, svolgendo il semplice compito di comparsa, di strumentisti al servizio della prima donna, tanto che gli sporadici (fortunatamente...) inserimenti in growl di Alexander Krull risultano addirittura fastidiosi all'ascolto, facendo quasi pensare ad interferenze nell’etere di chissà quali altri cd.
Lovelorn non ha la devastante forza innovatrice di un Velvet Darkness They Fear nè la freschezza di Aegis, le canzoni sono soffuse, a tratti forse un po’ piatte e prive di grande emotività, ma sempre cariche di una dolcezza disarmante, di una luce fioca e avvolgente che pare spuntare da un fiordo della terra natìa di Liv.
L’album, se vogliamo essere pignoli, non risponde pienamente ai canoni del Gothic Metal e anzi, l’aggettivo ‘Metal’ è un pochetto fuorviante:se da un lato si cerca sì di strizzare l'occhio agli amanti del genere e ai Theatre Of Tragedy-nostalgici, con i già citati growl che richiamano lo schema di vocals alla ‘bella e la bestia’, qualche schitarrata qua e là e sparuti pestoni alla batteria, dall'altro il tutto risulta di una commerciabilità, o per meglio dire, di una fruibilità, estremamente vasta, grazie a canzoni easy-listening come ' Into Your Light', 'Norwegian Lovesong' , la dolcissima ballad 'For Amelie', tracce che in questo periodo di estremo successo per Evanescence, Lacuna Coil et similia, farebbero anche il loro porco effetto sul grande pubblico.
Una valvola di sfogo, un macigno tolto dallo stomaco, ecco cosa pare essere questo Lovelorn: un grido d'aiuto da parte di una voce rimasta incastrata (con questo album sembrerebbe allontanarsi dalle scelte elettroniche dei suoi ex compagni, ma chi può mai dirlo...) in una lampada d'Aladino; prendetelo così, con le sue luci e le sue ombre, senza troppe pretese, come fosse una vecchia musicassetta dove scorre la voce di un amico che non sentite da troppo tempo, solo in questo modo arriverete all'essenza di questo album, in grado sia di donare piacevoli momenti ai palati affini, quanto piacevoli dormite ai neofiti del genere.


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1 replies since 13/1/2006, 16:02   144 views
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