| TRAMA
Jiye è una giovane coreana che è studia all'estero per diventare pittrice. Una sera la sua amica Melissa gli porta a casa un uomo ubriaco chiedendo di tenerlo per la notte avendo un appuntamento con un altro. Suo malgrado Jiye accetta. Durante la notte, pur avendo difficoltà a prendere sonno per la presenza di uno sconosciuto in casa, sogna che lo sconosciuto in questione entri nella sua camera e la morda al collo. Peccato che poi al risveglio, il sogno si riveli essere la verità, quando trova il braccio dello sconosciuto spuntare da sotto il suo letto. Melissa le ha portato a casa un vampiro. Jiye però non tenta di ucciderlo, come ogni altra persona avrebbe normalmente fatto. Piuttosto vede in quello che è successo la più grande occasione che gli sia mai capitata. Quale pittore ha mai avuto l'opportunità di ritrarre un vampiro? Il suo spirito d'artista viene risvegliato e passa una giornata intera a fare schizzi a matita dell'uomo. Per il troppo entusiasmo non si accorge del tramonto e si ritrova di fronte un vampiro infuriato perché la ragazza ha osato mettergli le mani addosso mentre riposava. Neanche in questo momento però Jiye si fa intimorire, affermando che ritrarlo è il pagamento per il sangue che le è stato tolto. Nonostante Muriel (questo il nome del vampiro) deprechi le capacità della ragazza, le propone un patto: pur se priva di abilità, quello di Jiye è pur sempre sangue d'artista, sangue con un pizzico di follia, che Muriel ama bere, anche se la sua natura di vampiro delicato come un bambino lo porta a scegliere solo sangue di prima qualità. Così, in cambio del suo sangue, Jiye ha quattro giorni di tempo per ritrarre un soggetto che mai nessuno ha ritratto prima, o almeno così sembra. Il giorno dopo a casa della ragazza viene recapitato per posta un quadro rappresentante Muriel. Jiye si reca infuriata dal vampiro affermando che il patto è rotto, non essendo la prima volta che lui viene ritratto, e perciò non riceverà neppure una goccia di sangue. Peccato che il ritratto è stato spedito dallo stesso Muriel, e che il soggeto del quadro non è un vampiro ma un uomo. E' l'ultima volta volta in cui si è fatto ritrarre prima di diventare non-morto per poter conservare in eterno la sua bellezza. Ma un patto stretto tra umano a vampiro, tra preda e cacciatore, ha veramente un valore? La situazione dei contraenti non è alla pari, anche perché gli umani (citando le parole di Muriel) cadono troppo facilmente nella trappola della bellezza. Così Jiye si arrende mentre il vampiro si nutre del suo sangue. Ma non la uccide. La mattina si risveglia indebolita ma, con sua somma sorpresa, viva, e il pomeriggio Muriel torna a casa della pittrice per farle una nuova proposta. Attratto dall'entusiasmo e dalle capacità di Jiye, Muriel ha sentito per la prima volta da quando è immortale il narcisistico bisogno di farsi ritrarre e ha invitato la ragazza nella sua villa, dove potrà studiarlo e poterlo quindi rappresentare al meglio. Inizia così il soggiorno di jiye nella sontuosa abitazione del vampiro, abitata, oltre che da loro due, dalla governante Eva e da Ken, uno strano ragazzo che non è un vampiro ma di sicuro nemmeno un comune mortale.
Questo è il riassunto di più o meno la metà del primo volume di questo Mahnwa (fumetto coreano). La serie completa è di sette numeri, ma in Italia purtroppo la Star Comics ha pubblicato solo i primi due prima di interromperlo per mancanza di vendite (e conseguente trafila di bestemmie da parte mia). Prossimamente aggiungerò anche immagini.
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