†Ophelia† |
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| Ero stanca stasera, così me ne sono andata a letto, ho chiuso gli occhi, ho sognato ma non sono sicura di aver dormito... forse era solo un allucinazione della mia mente stanca...non lo so, ma ricordo solo di essermi alzata per andare in bagno a vomitare dopo aver avuto un flash-back di tutto quello che sto per raccontarvi....
Parole corrono veloci nella mente e attraverso tramonti ed oceani che non ho mai visto ghiaccio e neve, fa freddo ma non lo sento raggi di luce bluastra si stagliano sulla bianca coltre accarezzano la pelle come gocce d’acqua fresca …mi sento bene… ….ma poi… la testa si fa più pesate e poi il buio, non vedo non riesco a vedere o non voglio vedere? mi circonda solo il silenzio così profondo da offendere le mie orecchie il respiro si fa più accelerato ma profondo e il cuore si congela pezzi di ghiaccio penetrano in esso
dolore insopportabile
e poi apro gli occhi sangue sangue sulla neve scorre lento ma deciso un lieve gemito come una preghiera si leva alto più alto del cielo in cerca di qualcosa o qualcuno un grido dal cuore raggiunge il livello dello spirito e il sangue pulsa violento nelle vene ….ho freddo… non riesco a muovermi cado nel vuoto ….chiudo gli occhi…
Li riapro ma le palpebre sono pesanti come se avessi dormito per anni… una voce canta in una lingua mai sentita un pianoforte suona solitario in sottofondo e piume nere cadono dalla volta scura e infinita che mi sovrasta e sfiorano il mio corpo non più indolenzito piume di corvo portatrici di ricordi non più occulti un sorriso tende il mio viso riscoprendo quel gesto a cui non ero mai stata abituata
un fascio di luce si fa spazio in quell’oscurità così familiare,così accogliente, così….materna illuminando quell’insolito sorriso portando un fiotto di calore nel cuore e rendendomi conosciuto il senso di quel viaggio viscerale e primordiale alla scoperta dell’anima luogo della memoria magazzino di sentimenti e informazioni ricordi dimenticati e paure fin troppo conosciute ferite incurabili e cicatrici indelebili che fanno di me ciò che realmente sono una goccia di pioggia in una pozzanghera un granello di sabbia in un deserto una creatura della notte destinata a vivere nell’oscurità ma a godere in egual modo dei benefici della luce un vampiro che succhia il sangue della conoscenza alle sue vittime mostrando loro universi dimenticati …..mai per aggredire….. …..ma solo per amare….
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